TABELLE MILLESIMALI: NON OCCORRE L'UNANIMITA'
PER LE LORO MODIFICHE

S.U. Cassazione 9 Agosto 2010, n°18477

La recente sentenza della Cassazione contenente una lunga motivazione a cura di Roberto Michele Triola, noto a tutti i soci UNAI perchè relatore in quasi tutti i SAB formativi, ha chiarito che "la delibera che approva le tabelle (millesimali) non si pone come fonte diretta dell'obbligo contributivo del condomino (...) ma solo come parametro di quantificazione dell'obbligo, determinato in base a una valutazione tecnica". Questo significa che la delibera che approva delle nuove tabelle millesimali non deve essere considerata un'attività negoziale, ma solo il risultato di una operazione tecnica valutata come corretta ed accettata dall'assemblea.
Come tale e dato che le tabelle fanno parte integrale del regolamento di condominio che può essere deliberato con la maggioranza prevista dal secondo comma dell'art. 1136 (maggioranza degli intervenuti che rappresentino almeno la metà del valore dell'edifico) anche la variazione delle stesse può essere approvata da tale maggioranza.
Tutto questo fermo restando il diritto dei singoli di correggere eventuali errori secondo le modalità dell'art. 69 delle disposizioni di attuazione del Codice Civile.

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