INTRODUZIONE
AMMINISTRAZIONI CONDOMINIALI ADRIANO COMUZIO
Ultimo aggiornamento: 13 Febbraio, 2007

Nozioni varie

Nozioni varie

Downloads

Argomenti vari

Esempi di documenti amministrativi

 

COMPORTAMENTO DELL’AMMINISTRATORE


Assemblea

L’amministratore deve curare che la convocazione delle assemblee riporti con sufficiente precisione gli argomenti all’o.d.g. in modo che siano comprensibili a tutti.

L’amministratore preciso e solerte, non aspetta le richieste dei condòmini fatte con le regole dell’art. 66 delle disposizioni di attuazione del codice civile ma inserisce nell’o.d.g. della prima assemblea utile tutti gli argomenti che vengono richiesti anche da un solo condomino e valuta se è necessario addirittura convocare un’assemblea in brevi termini se l’argomento proposto riveste carattere d’urgenza. Il ricorso all’art. 66 citato rivela una disattenta gestione del condominio che non va a favore di una buona valutazione della gestione.

Se l’amministratore è professionale, dopo una breve esposizione di ciascun punto all’o.d.g., deve lasciare liberi di discutere i condomini, senza intromettersi troppo e senza dare opinioni non richieste. E’ chiaro che ciò non significa che non deve intervenire, ma che deve farlo con la dovuta discrezione senza comunque voler imporre la propria volontà a tutti i costi.

Come poi ho già detto, una buona usanza è quella di trascrivere successivamente il verbale a macchina o con il computer in modo che sia più comprensibile di quello scritto a mano e magari in fretta e quindi con brutta calligrafia.

Privacy

Ultimamente (ma ci sono ancora argomenti aperti) il garante della privacy ha stabilito che i condomìni e quindi gli amministratori, non sono tenuti a seguire particolari norme per garantire la privacy dei condòmini, salvo la cura diligente di non rendere accessibili a terzi le informazioni personali che eventualmente siano in suo possesso.

Però un amministratore diligente, comunque, dovrebbe chiedere a ciascun condomino di riempire un modulo dove potrebbero essere inseriti i permessi che ognuno vuole dargli, ad esempio per comunicare il proprio numero di telefono a terzi (potrebbe a volte essere utile per un condòmino avere il numero di cellulare del proprio vicino di casa, ad esempio per avvisarlo che la sua porta è aperta, oppure che c’è una perdita d’acqua, o… ) e allora, se autorizzato, l’amministratore potrebbe comunicare tali informazioni.

E’ invece prassi comune, per evitare “fatiche” supplementari, non richiedere a nessuno tali permessi e quindi negare sempre a tutti tali informazioni. E’ certo più semplice, ma non veramente utile ai condòmini.

Riscossioni

Anche se la gestione è più facile, se tutti i condòmini pagano direttamente sul conto postale o bancario, un amministratore diligente cerca di favorire coloro che lo gradiscono, passando, invece, presso i loro appartamenti (se residenti in condominio) per il pagamento delle quote condominiali, specialmente per le persone anziane per le quali le file alla posta non sono consigliabili.

Dato che poi deve comunque versare le cifre sul conto, può richiedere il pagamento del bollettino di versamento (un euro), ma comunque ha reso un buon servizio ai condòmini. Inoltre, se qualcuno intende pagare direttamente sul conto, deve accettare anche altre forme di pagamento, quali per esempio il bonifico bancario, e non “pretendere” l’uso del bollettino postale!

Adriano Comuzio About Us | Site Map | Privacy Policy | Web administrator | Copyright | © 2006-2012 Adriano Comuzio - Tutti i diritti riservati. Valid XHTML 1.0 Transitional Valid CSS!