L'amministrazione di condominio
In tempi ormai lontani, l’amministrazione di un condominio veniva
comunemente affidata ad un condomino, magari un po’ più disponibile
e capace di altri, che svolgeva tale compito con la diligenza e l’accortezza
del padrone di casa dato che i propri interessi coincidevano con quelli
di tutto il condominio. Raramente veniva affidata ad un esterno.
Con l’aumentare delle pratiche burocratiche (permessi,
fascicolo fabbricato, DIA,…), delle responsabilità civili
e penali (leggi 46/90, 626/94, 494/96, privacy,…), dei doveri
fiscali (F24, 770, lista fornitori,…), è invalso l’uso
di affidare ad un professionista esterno, più preparato di un
amministratore occasionale, la gestione amministrativa condominiale che
ormai non può
più essere effettuata da un condomino, che non può avere
le conoscenze che attualmente necessitano per questa attività.
Purtroppo, come in tutti i cambiamenti, nonostante i chiari vantaggi, si
possono individuare alcune diversità nei due tipi di amministrazione:
- Si è perso il rapporto confidenziale che prima era
naturale, considerando l’amministratore un amico più che un
impiegato
- Si è persa la disponibilità al dialogo, alla soluzione bonaria
delle controversie, alla naturale funzione di mediazione nelle liti fra
condomini
- Si è persa la consuetudine di riscuotere, almeno per coloro per
i quali risulta difficoltoso recarsi all’ufficio postale, le quote
condominiali direttamente a domicilio
- Il tempo di intervento per la riparazione di guasti agli impianti comuni
è diventato, per la maggior parte dei casi, inaccettabile
- L’amministratore non si vede quasi mai nel palazzo, e nei casi di
intervento di riparazione, il controllo sulla buona riuscita è affidato
ai condomini e alla loro disponibilità a telefonare
- La presentazione del rendiconto di gestione avviene molti mesi dopo
la sua chiusura, a volte anche più di un anno !
- Infine, ma non ultimo per importanza, è invalso l’uso di
pretendere un compenso forfettario annuale, magari basso per battere la
concorrenza, integrato però da mille piccoli compensi per attività
chiamate straordinarie (assemblee oltre la prima, contratti di locazione
app. condominiale, passaggio di consegne,…) che non rendono il condominio
in grado di comprendere perfettamente quanto costa annualmente il servizio
di amministratore.
Tutte queste differenze, mi hanno indotto a lavorare per prepararmi ad una gestione condominiale, che pur avendo tutte le caratteristiche che la modernità rende necessarie, presenta anche le peculiarità di gestione del “buon padre di famiglia”, come è d’uso dire.
L’attività che nel corso della mia vita
ho svolto come dipendente di grandi società (vedi "Chi
sono"),
mi ha portato ad avere delle conoscenze tecniche e pratiche nel campo
dei servizi informativi e dei servizi generali che mi hanno reso esperto
di leggi tecniche quali la 46/90, la 626/94, la tutela della privacy,
di uso degli strumenti informatici (uso solo programmi Microsoft per
le gestioni condominiali) di relazioni con fornitori di servizi e manutenzioni
di ogni genere e di redazione dei relativi contratti, che a livello
aziendale sono ben superiori alle conoscenze necessarie per la gestione
di un condominio.
L’integrazione di queste mie capacità e
conoscenze con quelle legali e fiscali attinenti ai soli condomìni, è stata
effettuata praticando corsi presso la sede U.N.A.I.
(Unione Nazionale Amministratori d'Immobili) di Roma presso la quale
sono iscritto all'Albo
Associativo Nazionale a tutela comunque della mia professionalità. L'iscrizione,
inoltre, mi da diritto di avere una polizza di assicurazione RCT per un
massimale di circa 100.000 euro.
Oggi si sta incominciando ad avere i “patti chiari”
anche nei conti bancari, è ora di averli anche per gli amministratori
di condominio. Consultate i miei "patti chiari" per
una corretta valutazione della mia offerta.